The video, Fragile (2016) staged a young man’s visit to the Museo Reale Galleria Sabauda in Turin, in the presence of a peacock. Walking among the masterpieces of antiquity the presence of the peacock underlines the essential precariousness of the living animal and its impairment that renders it inapt to represent its nature. The image is made even more dramatic due to the emptiness of the halls. The old animal, object of the care of its master, is a metaphor of the combination of a faded vanity and the eternal journey into beauty, a trip defined by Rainer Maria Rilke as “the tremendous at its beginning.” The fragility of art, to which the title of the work refers to, engages the observer’s gaze and warns of the necessity to provide protection of art and cultural heritage as a form of resistance to time and carelessness of man.
Il video Fragile (2016) ha messo in scena la visita di un giovane presso le sale del Museo Reale Galleria Sabauda di Torino, con la presenza di un pavone. Passeggiando tra i capolavori dell’antichità la presenza del pavone sottolinea l’essenziale precarietà dell’animale vivo e la sua menomazione che lo rende inadatto a rappresentarne la natura. L’immagine è resa ancora più drammatica dal vuoto delle sale. Il vecchio animale, oggetto delle cure del suo padrone, è metafora del connubio tra una vanità sbiadita e l’eterno viaggio nella bellezza, un viaggio definito da Rainer Maria Rilke come “il tremendo al suo inizio”. La fragilità dell’arte, a cui fa riferimento il titolo dell’opera, impegna lo sguardo dell’osservatore e avverte della necessità di tutelare l’arte e il patrimonio culturale come forma di resistenza al tempo e disattenzione dell’uomo.