Azione(2019) tocca in modo complesso e delicato diversi temi cari agli artisti. Masbedo portano il pubblico all’interno della storia di Ferrania, stabilimento nato nell’omonima località ligure che raggiunse fama internazionale grazie alla produzione di materiale fotosensibile, in particolare di pellicole 35mm e 120 utilizzate sia per il cinema che per la fotografia amatoriale fin dal 1923. Attraverso la vicenda di Ferrania, gli artisti affrontano epoche diverse e incrociano i cambiamenti dati dall’evoluzione della storia, della tecnologia e della società. Percorrendo un arco temporale lungo quasi cent’anni, la loro ricerca racconta e testimonia inoltre un’eccellenza italiana la cui qualità fu riconosciuta a lungo e internazionalmente. Il nome di Ferrania è principalmente associato all’ambiente cinematografico, che la rese infatti un luogo di meraviglia. Fellini, De Sica e Antonioni realizzarono molti dei loro capolavori con pellicola Ferrania, così come accadde per la maggior parte dei film italiani prodotti tra il 1923 e il 1965. Tra il 1964 e il 1999 Ferrania passa sotto il controllo della multinazionale americana 3M, attraversando un periodo di crisi verso la fine degli anni ’90 fino ad arrivare al 2010, quando gli impianti cessano di funzionare definitivamente a causa dell’ormai inarrestabile diffusione del digitale ai danni della pellicola. Nell’intento di ricodificare la magia creata da Ferrania, la chimica delle emozioni e la poesia dello scarto, gli artisti hanno deciso di entrare nuovamente in quei luoghi. Riprendendo gli edifici e gli spazi distrutti e abbandonati in presa diretta, quindi senza mai staccare la camera, Masbedo compiono una vera e propria azione. L’opera è una performance filmica tra ammassi di pellicola abbandonata, polveri d’amianto e spazzatura lasciata ovunque a testimoniare un passato suggestivo e quasi dimenticato.
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